

THE FOREST
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Una creazione a quattro mani di Cristiana Morganti e Claudio Tolcachir.
Claudio Tolcachir e Cristiana Morganti uniscono le loro voci per dar vita a un racconto che intreccia elementi autobiografici alle vicende di personaggi del teatro classico, archetipi della condizione femminile all’interno della famiglia e della società.
È l’incontro tra la stella del teatrodanza di Pina Bausch, dal 2010 autrice e coreografa di spettacoli di successo in cui coniuga la grazia e la forza della danza ad una verve comica irresistibile e Claudio Tolcachir, drammaturgo tra i più interessanti e apprezzati della contemporaneità, autore, regista, grande maestro nella direzione degli attori sin dal suo pluripremiato successo internazionale La Omisión de la Familia Coleman (2005).
The Forest prende forma da un patrimonio culturale ricchissimo, figlio di almeno tre paesi, Italia, Germania, Argentina ma soprattutto dal dialogo tra due sensibilità straordinarie come quella di Morganti, che intreccia la costruzione narrativa alla poesia del movimento e quella di Tolcachir che scrive le proprie storie sul corpo degli attori, ispirandosi alle loro personalità, non di rado a fatti reali accaduti intorno ad essi, con rara intelligenza e originalità. Lo spettacolo esplora il tradimento, la perdita di fiducia e la fragilità dei rapporti, alternando momenti ironici e graffianti a situazioni di intensa emozione. Un mosaico di scene dove i personaggi appaiono e scompaiono nella suggestiva scenografia di Cosimo Ferrigolo, mentre ombre e voci fuori campo popolano un universo emotivo complesso e affascinante.
THE FOREST
Di Cristiana Morganti e Claudio Tolcachir
Con Cristiana Morganti e attrice in corso di definizione
Regia Claudio Tolcachir
Scena Cosimo Ferrigolo
Costumi Nika Campisi
Luci Alice Colla
Da un’idea di Gaia Silvestrini
Produzione Carnezzeria con Theatre de La Ville, Teatri di Pistoia, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Timbre4 Madrid
NOTE DI REGIA di Claudio Tolcachir
È in piedi, perché è un’adulta e si suppone che sia in grado di affrontare le incombenze della vita.
È in grado di consolare i suoi figli. Ma chi la salva da questa stupefazione. Da questa inspiegabile solitudine di orfana, di essere un adulto, un bambino, una madre, un padre? Per fare il passo successivo, ha bisogno di immergersi in se stessa, di immergersi in conversazioni che non sono mai state fatte. Domande che sono rimaste senza risposta. Deve pulire le ferite che ancora palpitano, i gesti che hanno lasciato il segno. Ha bisogno di sapere come andare avanti, essendo ora un’altra lei, che ancora non conosce. Una cerimonia privata che si può fare solo con altri. Uno spazio mentale, come se ci fossimo persi in un bosco semplice e incantato, dove niente è come sembra e perdersi è l’unica via d’uscita.
Una bambina si aggira tra gli alberi. Tanto fragile quanto pericolosa, inquietante. Questa ragazza le sembra familiare, anche se non l’ha mai vista prima. Ma qualcosa le dice che deve seguirla. Non c’è scelta.
Cristiana mi dà l’opportunità di condividere questo percorso di ricerca e creazione, così intimo e personale. Lei apre il suo cuore e il suo dolore si trasforma in risate e commozione, tutto si tinge di assurda poesia, una congrega imprevedibile. Osa guardare in uno specchio che si è frantumato e lascia vedere parti di ciò che eravamo e di ciò che saremo. Ho la fortuna di partecipare a questo rito in cui lei mette il suo corpo e ci permette di entrare dove spesso non osiamo guardare. Per sapere come andare avanti, orfani, adulti, bambini. Ombre.
Tournée:
21 e 22 marzo 2026 – ANTEPRIMA – Pesaro, Teatro Manzoni
26 – 29 marzo 2026 – DEBUTTO – Bologna, Arena Del Sole
14-16 ottobre 2026 – Genova, Teatro Gustavo Modena
CRISTIANA MORGANTI è una coreografa, danzatrice e attrice indipendente. Si diploma in danza classica all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e in danza contemporanea alla Folkwang Hochschule di Essen. Studia in Danimarca con gli attori dell’Odin Teatret di Eugenio Barba. Lavora con Susanne Linke, Urs Dietrich, Joachim Schlömer, Felix Ruckert e dal 1989 al 1992 è membro della compagnia Neuer Tanz diretta da VA Wölfl e Wanda Golonka. Dal 1993 al 2014 è danzatrice solista del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch. Danza in tutti gli spettacoli del repertorio, partecipa a numerose creazioni e ai film Parla con lei di Pedro Almodovar (2001) e PINA di Wim Wenders (2011). Nel 2010 Cristiana Morganti inizia la sua attività coreografica creando e interpretando la conferenza danzata Moving with Pina per la quale riceve nel 2011 il Premio Positano Leonide Massine e nel 2020 il prestigioso Prix du Syndicat Professionel de la Critique française. Segue una lunga collaborazione con il Conservatoire Nationale Superieure de Paris dove crea le coreografie: Out of Twelve (2012), Sacré Printemps! (2013), e Petit Rêve (2017). Per il suo spettacolo Jessica and Me (2014), Cristiana Morganti riceve il Premio Danza & Danza come Migliore Interprete/Coreografa. Presentato con successo in più di 50 città in Italia e all’estero, Jessica and me è ancora attualmente in tournée. Seguono nel 2016 A Fury Tale, spettacolo interpretato da due danzatrici di spicco provenienti dal Tanztheater Pina Bausch, e nel 2017 Non sapevano dove lasciarmi una creazione per la compagnia Aterballetto. Nel 2019 Another Round for Five, spettacolo per 5 danzatori, debutta al Napoli Teatro Festival e nel 2021 nasce la Performance Site Specific In Another Place, in collaborazione con il danzatore Kenji Takagi e la violoncellista Emily Wittbrodt per il Musée de l’Orangerie di Parigi. Nel 2022, in occasione del debutto di Behind the Light, che la vede di nuovo in scena come autrice e interprete, riceve il Premio ANCT Associazione Nazionale Critici Teatrali per il suo percorso artistico. Segue nel 2023 Young Birds, una creazione per la Junior Company dell’Accademia Dimitri of Physical Theater (Locarno). Oltre alle varie attività di insegnamento Cristiana Morganti collabora regolarmente come direttore di prova con la Pina Bausch Foundation, nel 2024 è stata assistente alla regia di Meryl Tankard per la creazione dello spettacolo Kontakthof Echoes of ’78 ed è attualmente artista associata dei Teatri di Pistoia.
CLAUDIO TOLCACHIR è Drammaturgo, regista, attore e fondatore del Teatro Timbre 4 a Buenos Aires, dove vive e lavora fino al 2023, trasferendosi poi a Madrid. Protagonista indiscusso della nuova scena argentina, ha riscosso il suo primo successo internazionale nel 2005 con il pluripremiato La Omisión de la Familia Coleman, presentato nelle più importanti capitali del mondo, tra cui Milano, Madrid, Parigi, Lisbona, Dublino, New York, e tuttora in tournée. Nel 1998 fonda la compagnia TIMBRE4 dal 2001 multisala teatrale e scuola di recitazione, punto di riferimento culturale fondamentale a Buenos Aires, con la quale mette in scena testi da lui scritti e diretti, quali: La omisión de la familia Coleman, Tercer cuerpo, El viento en un violín (che insieme formano la Trilogia del living, raccolta in volume e pubblicata in Italia da Editoria & Spettacolo, 2012), Emilia; poi Dínamo e Próximo. È stato insignito di numerosi premi: ACE, Clarín, María Guerrero, Teatro del Mundo y Teatro XXI, ed è stato nominato al Premio Konex come uno dei migliori registi contemporanei. In Italia nel 2017 ha vinto il Premio UBU per Emilia,Miglior testo straniero e scrittura drammaturgica. Le sue opere si rappresentano in oltre 20 paesi e sono state tradotte e pubblicate in sei lingue. Come attore ha lavorato in oltre 30 produzioni teatrali con registi di spicco, tra i quali il maestro Daniel Veronese; Alejandra Boero; Agustín Alezzo; Norma Aleandro; Ciro Zorzoli; Luciano Suardi; Corina Fiorillo; Roberto Villanueva; Carlos Gandolfo. In cinema ha recitato in: El pasado, regia Hector Babenco; Un especie de familia, regia Diego Lerman; El Ardor, regia Pablo Fendrix; Mentiras piadosas, regia Diego Sabanes, e altri. Come regista si è affermato in Argentina e in Sud America e all’estero tanto nel circuito indipendente che in quello ufficiale, oltre che nel musical e nel teatro musicale. In Spagna ha diretto: Todos eran mis hijos; Emilia; La verdad; Tierra del Fuego; Copenhague; La maquina de Turing. Ha inoltre diretto la versione in catalano della sua pièce di maggior successo, La omisión de la familia Coleman, per il Teatro Romea de Barcellona. Nel 2024 è attore e regista in ; e autore e regista di Los de Ahì. In Italia ha diretto Giulia Lazzarini in Emilia, produzione Teatro di Roma (2017). Con Carnezzeria e Piccolo Teatro di Milano ha diretto Edificio 3. Storia di un intento assurdo con Rosario Lisma, Giorgia Senesi e Valentina Picello. Lo spettacolo debutta nel 2021 al Piccolo Teatro Studio Melato e sarà in tournée fino al 2025. Nel 2024 dirige Valentina Picello in Anna Cappelli di Annibale Ruccello, produzione di Carnezzeria con Teatro di Roma e Teatri di Bari. Come docente dirige stage e corsi di recitazione e di regia per studenti e professionisti. Ha inoltre condotto workshop a New York, Venezia, Milano, Madrid, Barcellona, Parigi, Strasburgo, Lisbona, Santiago del Cile, San Paolo in Brasile, Montevideo in Uruguay, e oltre. Claudio Tolcachir è stato Maestro dell’École des Maîtres 2022.