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Peak Mytikas, l’ultima creazione di Jan Fabre, è uno spettacolo pieno di colori e odori, pieno di morte e desiderio, una festa sull’orlo della tomba, una celebrazione della bellezza e della passione, mentre il mondo si avvia verso la sua fine.

Nanni Moretti sceglie il “teatro delle chiacchiere” di Natalia Ginzburg per metterci davanti ad uno specchio, che ci mostra inadeguati, spettatori indifferenti di fronte alle tragedie della vita.

Una commedia commovente e comica al tempo stesso, con attori strepitosi, e una regia incisiva quanto discreta.

Extra moenia è una locuzione latina che significa “fuori dalle mura della città”; vuole indicare un evento o un’attività svolti fuori dalla sede appropriata. Così riflette Emma Dante sugli esseri umani, sulla violenza ma anche sul prendersi cura gli uni degli altri, unica via per la salvezza.

Nanni Moretti legge una personale selezione dei Sillabari di Goffredo Parise

L’artista fiammingo Jan Fabre decide di affidare il ruolo della sacerdotessa inascoltata alla quale Ruggero Cappuccio ha dato voce, a una delle più grandi attrici italiane, Sonia Bergamasco.

Il drammaturgo e regista Daniel Veronese porta in scena le “Brevi interviste con uomini schifosi” di David Foster Wallace, dando vita – con la complicità di due attori straordinari quali Lino Musella e Paolo Mazzarelli – con ferocia e molto humor, ad uno zibaldone di perversioni e meschinità umane.

Liberamente ispirato alla lingua di Gianbattista Basile, lo spettacolo racconta la storia di un vecchio che per sconfiggere la solitudine invita a cena i defunti della famiglia. Nella notte fra l’uno e il due novembre, lascia le porte aperte per farli entrare.

Lino Musella dà corpo a questo “diario umano” e restituisce l’irrestituibile: da grande attore incarna con verità, con poesia, con commozione, con ironia e con intelligenza questo carico di vita e di pensieri, con la stessa potenza, vitalità e bellezza, con cui l’autore li ha trasferiti su carta.